Fiumicino in festa. La Futsal Isola batte il Nursia e vola, più in alto di tutti, in cima a quell’Olimpo inseguito, dannatamente, in silenzio, per un anno intero. Sottobanco, parlando solo di salvezza e poco più. La Futsal Isola è in serie A: punto e stop. Le parole, ora, non servono più. Il campo ha emesso la sua sentenza. Su quella c’è poco da dire. Poco da commentare. Una sola capolista. Va così da che mondo e mondo. Una vola, le altre tutte sotto. A chi tocca non si ingrugna. La serie A, per ora, è colorata di arancioverde. Poi chissà. Agli altri i play off. A chi aveva vinto prima di iniziare, a chi per un anno s’è aggrappato alle macumbe, a chi sorrideva disegnando campi da tennis, a sventolava una presunta superiorità: marcia indietro, rewind a quattro velocità. Tutto sbagliato. Ha vinto la meno titolata. Annunci zero. Fatti tanti. Futsal Isola in serie A. Uno sballo. Va così. Il cielo sopra Spoleto è arancioverde. Come quei 400 palloncini colorati a festa, che sventolano, vibrano, inseguono un sogno. Quattrocento voci a cantare, a gioire insieme alla Banda Sannino. Quaranta maledettissimi minuti. Ma alla fine che festa. Futsal Isola per la prima volta in serie A. Questa è storia, con la S stramaiuscola.

 
LA PARTITA è la partita della vita. C’è solo un risultato: la vittoria. Ariccia se ne sta sul divano stravaccata: sei punti presi senza mai aver giocato, a differenza dell’Isola, neanche una volta con la Torgianese. Regola astrusa, ma chi decide sentenzia così. Poco da arrabbiarsi. I padroni di casa si presentano con Galimbeni, Bellaver, Santini, Cortelli, Trapasso, Algodão, De Araujo, Grimaldi, Duarte, Pieroni, De Moraes, Barcarollo. Isola con Leofreddi, Rufo, i due Paradiso, Lutta, Luiz, Bonanno, Marchetti, Kocic, Arribas, Zuddas, Mongelli. L’inizio è tutto Nursia che gira palla ma conclude poco. Poi esce l’Isola e c’è poco da fare. È una guerra: da una parte Barcarollo, dall’altra i funamboli arancioverdi. Luiz ingaggia una battaglia, il numero 12 di casa si supera due volte. La svolta a 12.01 dalla sirena: Kocic serve Marchetti, Barcarollo la prende in qualche modo ma sulla ribattuta l’ex Lazio la mette dentro: 0-1. Trenta secondi e c’è il bis: ancora Kocic, stavolta per Arribas, due a zero. Il Nursia ci prova, la Banda Sannino si chiude bene e riparte: Lutta, Kocic, Luiz, Rufo, sembra stregata. A 1.24 dal termine il libero: Luiz calcia, ancora Barcarollo a rovinare la festa.

 
SECONDO TEMPO È un assedio, il Maran fa quel che può. Gioca con grinta, ci mette la gamba, ma in avanti combina poco. Il protagonistica si chiama Barcarollo che le prende tutte: 16.56 dal termine, imbucata per Luiz che batte a colpo sicuro, non va. Kocic ci prova, stavolta è palo clamoroso. Al primo tiro vero il Nursia va vicina al gol: tiraccio di De Araujo, Kocic la spizza, palla sul palo: brivido. Leofreddi si supera poco dopo su un tiraccio del solito De Arujo. Kocic fa venire l’aureola a Barcarollo dopo aver stoppato una bella palla e girato a botta sicura. Poi la doccia fredda: Duarte si ritrova una bella palla e secca Leofreddi. L’Isola non accusa: Kocic sbatte ancora sulla traversa. I minuti passano, lo spettro di una beffa diventa sempre più grande. Ci pensa Marchetti imbeccato da Luiz a far impazzire la curva arancioverde: 1-3 a 180 secondi dalla fine. Chiude Kocic a un minuto dalla fine che sfrutta il portiere di movimento. Finisce lì: 1-4 Isola in serie A. Uno spettacolo.