Nelle ultime settimane abbiamo spesso assistito ad appelli volti a smorzare i toni della campagna elettorale e a discutere dei fatti e delle proposte concrete che interessano i cittadini di Fiumicino, cosa che condividiamo e che nel nostro piccolo stiamo facendo. Dobbiamo purtroppo constatare però come l’attuale amministrazione, con operazioni da prima repubblica, si stia avvicinando alla data delle elezioni comunali in maniera pericolosamente scomposta. Giova ricordare a tutti che il giudizio dei cittadini sull’operato di una amministrazione si forma nell’arco dei 5 anni di mandato e che le cose accroccate in fretta e furia all’ultimo minuto hanno spesso un effetto contrario sull’elettorato e spesso rappresentano un problema per la città negli anni seguenti. Ci sentiamo quindi di sconsigliare l’attuale sindaco ad insistere in operazioni frettolose ed urgenti in questi ultimi giorni del suo mandato o che, quantomeno, spieghi bene alla città l’utilità e l’urgenza di definire ora determinate operazioni.
Spieghi, per esempio, perché è stato utile per i cittadini di Parco Leonardo rinnovare per altri 5 anni, proprio in questi giorni, la convenzione urbanistica al Signor Leonardo Caltagirone. Oppure chiarisca se pensa di chiudere altre importanti operazioni urbanistico/edilizie in queste ultime settimane del suo mandato facendo scelte che avranno ripercussioni importanti sul territorio nei prossimi anni.
Fughi i dubbi circa le voci che lo vedono determinato a definire bandi pubblici per assegnare importanti appalti in ambito sociale e culturale in questi ultimi giorni di mandato dopo aver proceduto con proroghe per anni.
Abbiamo capito che “l’accanimento terapeutico” su via Torre Clementina ha per questa amministrazione un valore simbolico oltre che pratico, ma non crede il sindaco che fidare nella “generosità” di alcuni imprenditori che si prestano a realizzare opere definite urgenti (???) come la tensostruttura di via del Faro per far credere ai cittadini che il sindaco non si occupa solo di via Torre Clementina ma passa anche dall’altra parte del ponte, possa, ad un mese dalle elezioni, sembrare sospetta? …. Insomma, in definitiva, va bene parlare di fatti concreti che interessano i cittadini evitando polemiche personali, ma evitiamo scivoloni da prima repubblica.
Nessuno vieta di “invitare” a cena tutti gli imprenditori che conosce facendogli pagare un conto salato… purchè sia una cena alla quale si partecipa volontariamente in quanto amici e conoscenti… altre motivazioni farebbero recitare a chi guarda giustamente insospettito il vecchio adagio: il lupo perde il pelo ma non il vizio!
Anselmo Tomaino Cuori per Fiumicino