Il 25 ottobre a Fiumicino si è aperta la Conferenza dei servizi decisoria per l’approvazione del Piano di Utilizzazione degli arenili (Pua) comunale. Un passaggio fondamentale per la definizione delle nuove regole presto in vigore su tutte le spiagge del nostro litorale. Il 25 gennaio, infatti, la Conferenza sarà chiusa e a quel punto il nuovo Pua andrà in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. E non sarà una semplice operazione di facciata ma una autentica rivoluzione quella che il Piano andrà a disciplinare. Varchi ogni 300 metri, visuali a mare del 50% della costa, spiagge libere, destagionalizzazione delle attività, riconversione delle strutture, un passaggio in qualche modo epocale. “Il 25 gennaio dopo i 90 giorni il procedimento di acquisizione di pareri verrà chiuso e il Pua approvato dal Consiglio comunale – spiega l’assessore Ezio Di Genesio Pagliuca – per la prossima primavera il Comune di Fiumicino potrebbe essere il primo del Lazio ad aver approvato il Pua secondo le nuove regole indicate dalla Regione Lazio”.
Tante le novità previste dal nuovo regolamento, le principali delle quali arrivano proprio dalle indicazioni provenienti dal Piano approvato dalla Regione Lazio.
Prima di tutto il nuovo spazio che deve essere riservato alla “pubblica fruizione”: una quota pari ad almeno il 50% dei metri lineari di competenza. In pratica le spiagge libere, una norma che è stato possibile confermare negli elaborati grafici ragionando sui 24 chilometri complessivi di costa comunale e non nei singoli ambiti o località.
Poi i punti che saranno più rivoluzionari, visuali e varchi a mare. Come previsto dall’art. 12 del Regolamento regionale, “deve essere garantita la libera visuale del mare su una porzione di litorale complessivamente non inferiore al 50%”. Per i varchi la regola è quella di individuarne uno ogni 300 metri di costa, compresi gli stabilimenti balneari in concessione. Per le visuali, nel caso in cui la percentuale minima del 50% non risulti garantita – come accade nella maggior parte delle località balneari – il Pua deve individuare modalità e criteri al fine di ottemperare a tale obbligo “anche a mezzo di interventi di recupero e riqualificazione da eseguirsi a carico dei concessionari”.
E se questi ultimi punti potranno portare a non pochi attriti con i balneari, c’è un’altra novità che invece è da loro vista con molto interesse: l’apertura alla “riconversione” delle strutture verso una ricettività turistica-ricreativa con tanto di destagionalizzazione delle attività sul demanio marittimo, indicata dal Regolamento regionale, e quindi riconfermata dal Piano comunale.