Con un articolo a firma di Lorenzo D’Albergo questa mattina il quotidiano La Repubblica ha pubblicato questo articolo in Cronaca di Roma che sotto pubblichiamo. Bisogna tenere presente che Montino è alla guida della Giunta Comunale dal giugno del 2013 mentre l’indagine partirebbe dal 2010 quando il Comune di Fiumicino era governato dalla coalizione di centrodestra.

“Mezzo milione di consulenze, nei guai il sindaco Montino indagine della Corte dei Conti”

Il sindaco di Fiumicino, l’ex vicepresidente piddino della Regione Esterino Montino, finisce nel mirino della corte dei Conti. La Procura di viale Mazzini ha aperto un’inchiesta sul ricorso – piuttosto disinvolto secondo i pm contabili – a due avvocati esterni per curare gli affari legali dell’amministrazione sul litorale. Dal 2010 al 2017, in cambio di 533.100 euro, sono stati chiamati a difendere 152 volte il Comune. Ora quella somma viene richiesta al primo cittadino e a tre dirigenti a titolo di danno erariale. Secondo la Procura della Corte dei Conti gli affidamenti sarebbero arrivati “in violazione alla procedura di tipo selettivo, prevista dalla normativa, preferendo optare per una nomina di tipo personalistico e fiduciario”.
Stando alla ricostruzione dei pm, il sindaco Montino e i tre manager avrebbero sbagliato tutto: «Il Comune – si legge nell’invito a dedurre, il corrispettivo di un avviso di garanzia, avrebbe dovuto predisporre un invito pubblico, acquisire almeno 5 offerte, svolgere una valutazione comparativa dei curricula e motivare congruamente la scelta”.
Al contrario, a meno che il primo cittadino dem e i dirigenti (l’ex Dg Paolo Cortesini, il segretario generale Stefania Dota e la legale Catia Livio), non provino il contrario “dal 2010 al 2017 non è stata posta in essere nessuna istruttoria preliminare”. Nessuno, insomma, sembra: essersi accorto che i due avvocati, almeno fino al 2016, non risultavano nemmeno iscritti all’albo degli avvocati di Fiumicino. Gli incarichi, quindi “appaiono affidati tanto in violazione delle disposizioni di legge quanto delle norme dell’Ente” e violando “i principi di imparzialità, pubblicità e concorrenza”.
Ad avallare la scelta, come ricostruisce la Corte dei Conti, è stato proprio Esterino Montino: «In piena autonomia ha firmato il mandata avallando l’affidamento del servizio legale a due avvocati esterni per sette anni”. (Impossibile visto che Montino è al governo del Comune dal 2013 ndr).
Incarichi concessi nonostante il Comu-ne avesse già a propria disposizione un legale. Quindi, secondo l’accusa, a Fiumicino è andato in scena uno dei più classici esempi di sperpero di denaro pubblico. E due professionisti esterni sono diventati di fatto dipendenti del Comune: “Il servizio legale concludono i magistrati contabili – è stato svolto senza soluzione di continuità, anche durante la chiusura estiva dei tribunali». Ora sono attese le repliche di Montino e dei tre dirigenti. “Stiamo approfondendo e preparando le controdeduzioni – spiega il sindaco contattato al telefono – per dare tutte le spiegazioni del caso. Da parte mie ribadirò le funzioni che ho da primo cittadino; non ho prodotti atti o fatti appalti in questo senso».
E per quanto riguarda i manager del comune di Fiumicino? “Non devo certificare il lavoro degli altri – riprende il sindaco – ognuno si assumerà le sue responsabilità a seconda delle proprie prerogative”.