“Ben chiare le parole del Ministro Carlo Calenda dove dichiara che per Alitalia non sono arrivate offerte che riguardano la totalità della compagnia. Il ministro dello Sviluppo Economico afferma che la sua priorità, in questo caso, è quella di non far tirare fuori più soldi ai cittadini. Su questo punto, cioè non far buttare i soldi ai cittadini, siamo tutti d accordo anche se, non abbiamo sentito la stessa frase in merito ai 20 miliardi di euro (soldi sempre dei cittadini) indirizzati a salvare le banche. Le stesse banche che senza troppi indugi continuano a mettere all’asta le case degli stessi cittadini che a causa della perdita del lavoro non hanno più potuto pagare il mutuo. Quindi le “regole”, tanto nominate in questo periodo non sembrano valere per tutti. In questi giorni presso l’aeroporto Leonardo da Vinci sono presenti rappresentanti di altre compagnie aeree per “visionare la merce” prima di acquistarla ,sembra di essere al mercato eppure si sta parlando di un asset in espansione e strategico per il nostro paese. Come possono i nostri governanti parlare di investimenti sul turismo, se poi le rotte le decidono altri paesi concorrenti? Come già succede nei piccoli aeroporti ,domani saremo costretti a pagare, con “i soldi dei cittadini”, le compagnie straniere per avere determinate rotte. Allora ci chiediamo del perché oggi i ministri non vogliono guardare oltre il proprio naso e soprattutto ascoltare e condividere soluzioni con chi risiede e vive nel territorio? Eppure rispettando sempre le regole, il Governo Italiano può veramente investire in un asset strategico come quello del trasporto aereo. Far intervenire aziende italiane di grande prestigio già legate direttamente al settore dei trasporti. Bisogna prendere atto che il Comune di Fiumicino oggi è il solo a combattere per la salvezza di Alitalia, per i lavoratori dell’indotto, per la salute dei residenti e per l’ambiente, considerato anche quanto detto dal Viceministro Nencini in merito al raddoppio dell’aeroporto. Su questi importanti temi ,purtroppo si aggiunge il silenzio della Regione Lazio e del Comune di Roma. Per questi motivi, ribadiamo la necessità di far sentire la nostra voce con una continua mobilitazione. Azioni condivise dai residenti e da tutte le forze politiche locali”.
Direttivo Comune Autonomia Libertà Fiumicino