Si chiama Host il nuovo ristorante, con vista sul palazzo comunale, aperto dalla metà di Aprile a Isolato Stazione, quartiere che sta acquisendo una nuova centralità nell’ambito cittadino e che a soli due mesi dall’apertura viene menzionato nella guida del Gambero Rosso. Host nasce per una precisa scelta di Alessandro Capponi, chef che ha maturato una lunga esperienza accanto a grandi nomi, tra cui Giovanni Fella, il suo mentore, al ristorante Uliveto de I Cavalieri Hilton. “Negli ultimi tre anni ho accettato la sfida di gestire la cucina del ristorante Rainbow Cafè – spiega Alessandro – dovendomi confrontare non solo con le problematiche legate ai fornelli ma anche al rapporto con i fornitori, comprendendo a pieno l’importanza della scelta dei prodotti e della loro qualità. Tutte queste esperienze e la voglia di mettermi in gioco mi hanno portato a creare Host, che non è solo un ristorante ma il mio modo di vedere la cucina”. Pensato e progettato dall’architetto Andrea Corsetti, Host si distingue dal primo impatto per l’ambiente raffinato e accogliente (con vista molto suggestiva della sala anche dall’esterno grazie alle ampie vetrate). Impressione che trova immediata conferma nella cortesia ed efficienza del servizio curato in modo impeccabile dalla moglie Francesca. La cucina di Host, ma più giusto definirlo il laboratorio dove Alessandro Capponi e la sua brigata creano le loro pietanze, si trova al centro del ristorante, scelta voluta per dare l’opportunità di entrare in simbiosi con lo staff e di vedere come viene creato un piatto, quali prodotti e quali tecniche vengono utilizzate, sentire gli odori che durante la preparazione si fondono fino a crearne il sapore finale. “Un ristorante di alto livello – come si legge in una delle tante recensioni entusiaste lasciate dai clienti – dove tutto è azzeccato, dalle quantità al gusto eccellente, per non parlare di una materia prima ricercata nella qualità e negli abbinamenti”.
Un giudizio che racchiude la ricerca di Alessandro che, da vero artigiano del gusto, vuole proporre piatti unici ispirati dall’amore per i sapori genuini del nostro territorio e realizzati solo con prodotti di stagione attentamente selezionati, per donare esperienze sensoriali fatte di odori che si fondono e sapori che si legano grazie ad abbinamenti originali ma sempre di grande equilibrio. Con la particolarità di un menu esclusivamente vegano, per un primo contatto con Host ci si può affidare all’estro dello chef e scegliere il percorso del menu degustazione di sei portate, dall’antipasto al dolce, creato e continuamente aggiornato da Alessandro. O addentrarsi nella carta, che varia di continuo a seconda delle materie prime e dell’ispirazione del momento, e provare un antipasto come le “Alici in carrozza” o il “Polpo arrostito” (con gazpacho e catalana), o la “Fettuccina rapa e vino rosso” (con spatola e pomodorino infornato) e le “Linguine cozze” (e la sua bottarga con crudo di pannocchie) tra i primi piatti. Sempre che non ci si decida di lasciarsi tentare dai secondi, come il fritto di pesce e quello vegetale di Host o da una proposta come la “Ricciola in crosta di pane” (con pomodori secchi, gamberi con salsa di cicoria di campo).
Degna di nota anche la carte dei vini, ampia e ben congeniata per accompagnare al meglio le pietanze. Con l’umiltà del vero artigiano e l’estro e la passione di un vero artista, Host di Alessandro Capponi sta scrivendo un nuovo, importante capitolo nella ristorazione di Fiumicino. A voi il piacere della sua scoperta.
Host è aperto tutti i giorni a pranzo e cena (chiuso il lunedì) e si trova in viale Aldo Moro 31.
Tel. 06.92597477 – Email: prenotazioni@hostrestaurant.it
2017-07-27