Si è tenuta ieri pomeriggio presso l’aula consiliare del Comune di Fiumicino un’assemblea straordinaria dei lavoratori Alitalia di terra e di volo, aeroportuali e dell’indotto, promossa dalla Cub Trasporti. Oltre al sindaco Esterino Montino e a tantissimi lavoratori, erano presenti parlamentari, consiglieri comunali, docenti universitari e sindacalisti. “Abbiamo voluto riaffermare come Amministrazione comunale – ha detto il sindaco Montino in apertura d’assemblea –la nostra piena solidarietà alla vertenza Alitalia, che ci tocca direttamente per gli effetti che avrà sul territorio. Parliamo infatti di migliaia di lavoratori, se consideriamo anche l’indotto, che raggiungono livelli di difficoltà importanti. E ci faceva piacere dare a tutti questa possibilità di ragionare insieme sul tema, anche se avrei preferito avere uno schieramento molto più vasto. Rispetto ad altre grandi compagnie, c’è stato un uso distorto e una serie di gravissimi errori su Alitalia, una grande azienda con enormi potenzialità, e non si capisce come mai l’Italia possa pensare di perdere queste potenzialità. La proposta avanzata dal Comune di Fiumicino e condivisa in tutte le sedi più importanti, Camera, Senato, Consiglio comunale di Roma Capitale, in Commissione Sviluppo economico della Regione Lazio, è una proposta di buon senso: non è una nazionalizzazione tout court, che creerebbe una serie di problemi, ma una chiamata in causa di alcune grandi aziende nazionali che abbiano una stretta connessione con il sistema della mobilità e del trasporto e alcuni asset produttivi di Alitalia. Poi bisogna avere una capacità di scelta manageriale all’altezza della situazione. Abbiamo atteso questa prima fase delle offerte, che – come temevamo – non ci stanno portando da nessuna parte, anzi ci stanno portando verso la soluzione di chiudere la compagnia di bandiera. Sulla questione Alitalia, lo dico con rammarico, si sta navigando senza bussola politica. Se il Governo non mette paletti ben precisi e non tracci fino in fondo degli obiettivi certi, noi non arriviamo da nessuna parte. Su questo l’Amministrazione comunale di Fiumicino è a disposizione. E crediamo  che il nostro pensiero sia giusto, soprattutto quando c’è in gioco il destino di migliaia di lavoratori”.