Non si placano le polemiche sul bando maestre del Comune di Fiumicino. “Cinquecento insegnanti – fanno notare i consiglieri comunali di opposizione Federica Poggio, Mauro Gonnelli, William De Vecchis, Raffaello Biselli – delle scuole dell’infanzia e dei nidi del territorio rischiano il proprio posto di lavoro. Per questo sabato saremo presenti alla loro manifestazione e chiederemo ancora una volta il ritiro del bando di selezione pubblica. Come abbiamo già ribadito in più di un’occasione i criteri di questo concorso sono assolutamente penalizzanti e rischiano di lasciare in mezzo a una strada centinaia e centinaia di maestre del territorio che da anni si occupano dei nostri bambini. Cosa ancora più grave il totale rifiuto di quest’amministrazione di incontrare le insegnanti e trovare con loro una soluzione a norma di legge che permetta di salvaguardare professionalità con oltre 30 anni di esperienza. Ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesima decisione presa sopra la testa dei diretti interessati che rischia di creare un nuovo boomerang occupazionale. Evviva l’amministrazione del dialogo”.
Sulla questione non è tardata ad arrivare la replica dell’Assessore alla Scuola Paolo Calicchio:
“Il bando che il Comune di Fiumicino, uno tra i pochi in Italia, ha messo in campo per l’assunzione delle proprie maestre d’asilo nido e delle scuole materne comunali è un bando serio e soprattutto rispettoso delle normative nazionali. Non riteniamo sia penalizzante ma che piuttosto, oltre a tutelare i nostri bambini, valorizzi le professionalità che da anni operano nelle nostre scuole in condizione di precariato. Non è un caso che il 50% dei posti disponibili sia riservato proprio alle maestre che collaborano da tempo con questa Amministrazione e che avranno così una ottima opportunità per ottenere l’assunzione. Ci auguriamo che tutte le maestre, comprese quelle che sabato manifesteranno in piazza contro questo bando, possano svolgere serenamente le prove d’esame e ottenere così i migliori risultati. Resta curioso il fatto che in piazza scenda la stessa opposizione che in dieci anni di Governo non ha mai pensato di assumere maestre precarie da oltre vent’anni, ma che nell’unico concorso fatto, nel 2009, abbia invece assunto solo personale di segreteria e ufficio”.