“Il tavolo tecnico sulla questione dei rifiuti organizzato dal sindaco Montino con Regione e Provincia ancora non ha elaborato le soluzioni innovative sulla raccolta differenziata e sull’intero servizio rifiuti”. Lo dice il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino. “Dal 26 settembre ad oggi nulla è cambiato ed i costi continuano a salire; si parla di una proiezione di costo molto più alta del 16 mln di Euro l’anno che avevamo stimato – sottolinea con una nota il Comitato – La raccolta differenziata può incidere significativamente sull’ammontare dei costi di smaltimento, basti pensare che oggi, con una raccolta differenziata malfatta e che si attesta tra il 22% ed il 26%, spendiamo al giorno circa 16.000 euro al netto dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti, mentre invece con una raccolta al 65% il costo si dimezzerebbe. Qualcuno dirà che sono spiccioli, ma oltre 200.000 euro persi in questi 27 giorni di attesa, sommati a quelli persi durante l’anno ed agli extra costi derivanti dalle raccolte straordinarie di rifiuti abbandonati per strada, ce li ritroveremo nella TARES che intanto aumenta del 30%, lo definiscono un ritocco, almeno fino a quando il Parlamento non definirà meglio le nuove tariffe annunciate dal governo nazionale, approfittando di questa sponda governativa per chiederci il saldo. Dove sono finiti i 2,6 mln di Euro destinati dalla Provincia di Roma alla raccolta differenziata? Dov’è la caccia all’evasore? Dov’è il nuovo ed innovativo progetto? Dov’è il monitoraggio ambientale? Ci avevano promesso trasparenza ma ad oggi possiamo registrare solo indifferenza. Questo 30% di aumento della TARES, per adesso il ritocchino, è solo figlio dell’indifferenza; indifferenza sulla raccolta differenziata, ma anche sulle questioni relative all’impianto di compostaggio di Maccarese, dove AMA accumula circa 360 tonn/giorno, e sulle questioni relative alla gestione degli impianti Biogas della Maccarese SpA, temi su cui, anche dietro indicazione dell’Ass.ra Ambrosini abbiamo richiesto in incontro al Sindaco Montino già dal 9 u.s. Si parla in questi giorni di promuovere consulte di cittadini, di ampliare la partecipazione popolare alle scelte, ma se questi sono i presupposti non si va da nessuna parte, con una politica impegnata in altro, con Cittadini alle prese con una crisi durissima, spesso distratti, e che oramai dimenticano di esigere i diritti loro spettanti ma lamentandosi poi sui doveri imposti”.
2013-10-24