“L’arte è il raccontare la vita attraverso le emozioni, la capacità di coglierne gli aspetti essenziali raccontandoli da una prospettiva nuova, da una prospettiva che sappia scatenare sentimenti e vibrazioni inattese”. Lo dicono Gabriele Reale e Paola Meloni del Movimento per la Gente Fiumicino. “E’ una ricchezza per chi può apprezzarne i contenuti, una ricchezza che attraversa il tempo e lo spazio trovando luce nella sfera di ciascuno – sottolineano Gabriele Reale e Paola Meloni – Non può essere per pochi ne il privilegio di usufruirne ne tantomeno la possibilità creativa, nascosta troppo spesso dove nessuno verrà mai a cercarla. La cultura è la vera sfida del futuro. Un popolo senza cultura è destinato alla schiavitù, un popolo che ha a cuore la cultura ha a cuore la libertà. La cultura così come la conoscenza dell’arte nelle sue varie forme rappresenta la chiave per un futuro migliore. L’arte è aggregazione, è possibilità di espressione di capacità e talento, è un linguaggio privilegiato che deve essere alla portata di chiunque voglia apprenderlo. La scuola rappresenta il primo anello della catena, un anello cruciale che non può esimersi dal consentire a tutti i bambini di esprimere se stessi con linguaggi nuovi. Gli Istituti Scolastici devono farsi promotori di laboratori artistici e progetti articolati, volti non sono alla conoscenza di testi, opere o musiche ma al percorso che porta alla loro realizzazione. Il passaggio dall’idea, dall’ispirazione, alla scrittura che racconti le emozioni, alla rappresentazione in grado di scatenarle.
Scrittura, scenografia, regia, fino alla recitazione. Potrebbero essere dedicate a tale scopo ore pomeridiane con la collaborazione e il supporto di altre strutture preposte del territorio e con l’incentivo delle Istituzioni che hanno l’obbligo morale verso i nostri ragazzi, di regalargli un percorso vero, creativo e di incentivo all’utilizzo del proprio talento. Commedie, cortometraggi ed opere create dagli stessi ragazzi nell’arco dell’esperienza, potrebbero rivelare sorprese anche agli addetti ai lavori. L’utilizzo dello scenario del territorio, dei suoi sfondi, della sua storia e cultura, favorirebbe una conoscenza dello stesso non riscontrabile attualmente, la conoscenza crea legame ed affezione al proprio ambiente, legame ed affezione creano cura e rispetto”.